Iperborea 2019, 192 pp., ca. € 28,50
(aggiornato marzo 2021)
Per la prima volta il magazine firmato Iperborea racconta una città europea, invece di un paese del mondo. L’eccezione si deve al fatto che la città in questione è Berlino e che nel 2019 la capitale tedesca festeggia il trentennale dalla caduta del Muro. Il volume è composto da sedici saggi brevi perlopiù inediti, firmati da autori e autrici quali Cees Nooteboom, Peter Schneider, Christine Kensche, Annett Gröschner, Vincenzo Latronico; un reportage fotografico del fotografogiornalista pluripremiato Mattia Vacca; illustrazioni di Francesca Aena e infografiche di Pietro Buffa. Ne esce un ritratto vicino alla realtà delle cose, convincente perchè non nasconde criticità e non annega nella nostalgia, ma prova a fare i conti con quello che non è più e non è ancora. (Giulia Mirandola)
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Antonia, eine junge Fotografin, verunglückt auf dem Weg in ihr korsisches Heimatdorf tödlich.
Nordengland, Mitte des 20. Jahrhunderts: »Kleine Leute« führen ihre Existenz in großen Städten. Die Kinder gehen zur Schule, die Erwachsenen gehen arbeiten, manche im Kohlebergwerk, manche in der Fabrik. Der Krieg ist vorbei, alle haben große Träume und dennoch viele Schwierigkeiten, Geld und Hoffnung fehlen meist.
Emma kann es nicht fassen. Aus Dublin in die mecklenburgische Provinz hat es sie verschlagen, in das Dorf, in dem ihre Mutter aufgewachsen ist, zu den wortkargen deutschen Großeltern, die sie nicht kennt, in einen Ort, wo alles „dichtgemacht“ hat – der Konsum, der Kindergarten -und viele Häuser leer stehen. Sofort wieder zurück möchte sie, zu ihren Freundinnen, dem irischen Meer und der vertrauten Sprache, denn „Die englische Sprache bin ich. Deutsch spreche ich nur“. Aber das ist nicht so einfach, wenn man erst zwölf ist, wenn der irische Großvater zwar ihre Trauer spürt, aber nur leise sagt „I´m sorry luv. Ye know I can`t“ und wenn die kleine Schwester vor Wut, Trauer und Heimweh kein Wort mehr spricht und man sie gerade jetzt einfach nicht allein lassen kann. Levin, der Junge mit den Heavy Metal Shirts und der Melancholie im Blick, Levin, der einzige, der Emma zuhört, der hätte einen Plan, aber auch Levin hat seine eigenen Sorgen, und dann … dann schleichen sich die fremde Umgebung, die Ostsee und Levin klammheimlich doch in Emmas Herz.
Christine Clark, die nach dem dunklen Keks, der eine helle Füllung hat, den Spitznamen „Oreo“ trägt, ist tough und superschlau und hat bereits als Mädchen eine unschlagbare Selbstverteidigungsmethode entwickelt. Ihre familiäre Situation ist komplex: Oreo wächst mit ihrem kleinen Bruder bei der schwarzen Großmutter auf, der schwarze Großvater ist verstummt, ihre Mutter arbeitet als Musikerin im ganzen Land, der weiße jüdische Vater hat sich komplett aus dem Staub gemacht. Ausgestattet mit einigen kryptischen Hinweisen begibt sich Oreo, gerade 17, nach New York, um ihren Vater aufzuspüren.
Von Polen über Mazedonien und Island nach Finnland reisen? Oder doch lieber aus der Schweiz über Albanien nach Spanien und Estland? Dabei Rehe im Anatomiemuseum beobachten oder bei Regen an Maulbeerbäumen entlangstreifen? Oder, oder, oder… Kein Problem, mit dieser unerschöpflichen Anthologie von rund 1000 Gedichten aus 47 Sprachen, ein lyrisches Kaleidoskop, das einlädt zum endlosen Entdecken, Versinken, Staunen- alles im Original und in deutscher Übersetzung. (Syme Sigmund)
Un libro per ammirare il mondo fuori da noi e apprezzarlo per come si presenta: vario, multiforme, un’alternarsi di regolarità e irregolarità che dà ritmo e sapore a tutto. Per un bambino il mercato è un gioco bellissimo dove usare bene gli occhi e fare scoperte. Le autrici ci accompagnano in un viaggio che assomiglia al catalogo del mondo. Un pezzo di realtà particolarmente variopinta della quale fanno parte voci, corpi, cose ed esseri umani. (Giulia Mirandola)
Il regalo più bello di questo Natale e un talismano per l’anno che verrà. Un anno di poesia è davvero quanto afferma il titolo: ogni pagina è un giorno in compagnia di grandi poeti; ogni poesia è un invito a giocare con le parole; ogni gioco è un modo per andare incontro alla lettura e alla scrittura in versi con estrema libertà e gioia. Un libro per tutti. Viva la poesia! (Giulia Mirandola)
Simona nasce in una famiglia di operai e grazie ai sacrifici dei genitori riescono a studiare all’università. La sua tesi di laurea parla del treno ad alta velocità, al quale in Italia si lavora da anni. I minatori forano le montagne e Simona passa molto tempo a intervistarli, ascoltarli e conoscerli. Vengono dal sud, tossiscono in mezzo alla polvere dei cantieri eppure hanno sguardi fieri, combattivi, che fanno ripensare Simona alla sua origine, alla sua famiglia umile, eppure forte e dignitosa. Un’emozionante riflessione sul significato della lotta di classe. (Giulia Silvestri)