Illustrazioni di Michela Nanut: Settenove, pp. 56, dai 9 anni, ca. € 20,-
(aggiornato marzo 2021)
In un tripudio di colori vivaci e fantasie, alcune signore dalle varie acconciature ci osservano dalla copertina di questo libro. Sono partigiane, contadine, insegnanti, operaie. Portano nomi comuni: Teresa, Bianca, Angelina, Adele… La lista arriva a 21 nomi, si tratta delle donne che hanno fatto la costituzione italiana, le prime deputate a partecipare attivamente alle decisioni politiche di un paese devastato da tanti anni di dittatura e di guerra. Vengono ricordate come “Madri costituenti”, eppure sono in pochi a conoscere i loro nomi, le loro storie, il loro valore fondamentale. Forse perché le ventuno signore affiancavano cinquecentocinquantasei uomini, a loro volta eletti all’Assemblea costituente il 2 giugno 1946. Nelle pagine di questo libro dai disegni variopinti troviamo dati importanti, racconti da scoprire e tenere a mente, figure vivide e forti, pronte a guidare grandi e piccine attraverso un viaggio alla scoperta della consapevolezza di genere. (Giulia Silvestri)

Anita si trasferisce con la famiglia a Stezzano, un paese in provincia di Bergamo, nell’inverno del 1985, ricordato come il più freddo del secolo. Vengono dalla Sardegna e sono costretti a confrontarsi con una serie di pregiudizi e discriminazioni, oltre che con l’assenza del mare e un ambiente del tutto nuovo. Inoltre la mamma di Anita comincia a comportarsi in modo strano: non si alza dal letto, cambia umore repentinamente, parla da sola. Qualcosa non va: che sia tutta colpa degli adulti? Per fortuna nella vita di Anita arrivano Tina, che sa fare la pipì in piedi e giocare molto bene a pallone e Elena, che sembra sapere come curare la mamma. Ma forse l’idea migliore è scappare: le tre organizzano una fuga in zattera, che le porterà a trascorrere un’estate indimenticabile e a scoprire una cosa molto importante… Una delicata riflessione sull’identità di genere, l’importanza dei legami e l’impatto della malattia mentale. (Giulia Silvestri)
Questa storia che parla di immaginazione è dedicata a Gianni Rodari, indimenticabile autore di libri per l’infanzia, in occasione dei cento anni dalla sua nascita.
Il viaggio di Gianni Celati si svolge negli anni Sessanta del secolo scorso. Ambientazione: un qualsiasi paese di provincia nel bel mezzo della pianura padana. Con sguardo affettuoso e velato di nostalgia ci vengono spiegati i costumi degli abitanti del posto e ci sono proprio tutti: i matti, gli anziani perennemente radunati attorno al tavolo di un bar, i pettegoli, i ragazzini dispettosi… Si parla di un tempo lontano, perduto, eppure ancora vivo nei ricordi e tra le pagine di questi racconti, gli ultimi in ordine cronologico scritti da Gianni Celati, per la prima volta raccolti insieme in questa edizione.
Patrizia Cavalli come Elsa Morante, Patrizia Cavalli come Sandro Penna. Come i suoi maestri, ampiamente omaggiati in questa raccolta di poesie, Patrizia Cavalli conferma di possedere il piglio sapiente dei grandi autori. In versi magistralmente costruiti, aspri, languidi, ambivalenti, la poeta (“perché poetessa fa ridere, dai”) italiana per eccellenza, la prima tra i poeti ancora in vita, riesce ancora una volta a rassicurarci e spiazzarci. Sembra di leggere di cose da niente, banalità quotidiane, invece poi ci si accorge di star leggendo della vita e della sua altra metà – la morte. Indissolubili come le conosciamo, le immaginiamo e talvolta dimentichiamo, entrambe affrontate con saggezza, a tratti scherzando. Non è un’impresa facile descrivere la bellezza e la speranza che i versi raccolti in questo libretto riescono a infondere: non ci resta che leggerli, rileggerli, interrogarsi, meravigliarsi. (Giulia Silvestri)
Un libro per ammirare il mondo fuori da noi e apprezzarlo per come si presenta: vario, multiforme, un’alternarsi di regolarità e irregolarità che dà ritmo e sapore a tutto. Per un bambino il mercato è un gioco bellissimo dove usare bene gli occhi e fare scoperte. Le autrici ci accompagnano in un viaggio che assomiglia al catalogo del mondo. Un pezzo di realtà particolarmente variopinta della quale fanno parte voci, corpi, cose ed esseri umani. (Giulia Mirandola)
Il regalo più bello di questo Natale e un talismano per l’anno che verrà. Un anno di poesia è davvero quanto afferma il titolo: ogni pagina è un giorno in compagnia di grandi poeti; ogni poesia è un invito a giocare con le parole; ogni gioco è un modo per andare incontro alla lettura e alla scrittura in versi con estrema libertà e gioia. Un libro per tutti. Viva la poesia! (Giulia Mirandola)
Simona nasce in una famiglia di operai e grazie ai sacrifici dei genitori riescono a studiare all’università. La sua tesi di laurea parla del treno ad alta velocità, al quale in Italia si lavora da anni. I minatori forano le montagne e Simona passa molto tempo a intervistarli, ascoltarli e conoscerli. Vengono dal sud, tossiscono in mezzo alla polvere dei cantieri eppure hanno sguardi fieri, combattivi, che fanno ripensare Simona alla sua origine, alla sua famiglia umile, eppure forte e dignitosa. Un’emozionante riflessione sul significato della lotta di classe. (Giulia Silvestri)
Per chi è la notte? Il babbo di Francesco conosceva la risposta e non è più tornato dal bosco, lo hanno preso gli streghi, creature spaventose che si aggirano tra gli alberi. È il 1943 e la seconda guerra mondiale sta per entrare nella la sua fase più sanguinosa: in questo contesto Francesco sta diventando grande. Un romanzo di formazione tenero e coraggioso, intriso di elementi onirici e credenze popolari, che a tratti suona come il racconto di un nonno, uno di quelli che hanno visto la guerra. Un debutto imperdibile! (Giulia Silvestri)