Carlotta Vagnoli: Memoria delle mie puttane allegre

Marsilio 2022, pp. 160, ca. € 16,50

Cosa hanno in comune Marina di Castagneto Carducci, paesino marittimo nel sud della Toscana e Macondo, città immaginaria creata da Gabriel García Màrquez e ambientazione del suo capolavoro Cent’anni di solitudine? In apparenza niente. Eppure, osservando alcuni dettagli, evocando ambientazioni e personaggi, Carlotta Vagnoli intravede il parallelismo che costituisce il fulcro di questo delizioso libretto. Memoir, studio di genere dell’opera di Màrquez, riflessione personale sui cambiamenti sociali, l’identità femminile e i costumi degli italiani, Memorie delle mie puttane allegre è un piccolo distillato di temi attuali e rilevanti, osservati con gentilezza e narrati con passione. È anche un tributo a un grande romanzo del Novecento, lungamente incompreso e sottovalutato, in cui alle figure femminili sono assegnati ruoli secondari solo in apparenza. Attraverso il testo di Vagnoli ci accorgiamo di come le “puttane tristi” siano in realtà allegramente sovversive. (Giulia Silvestri)

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