Ponte alle Grazie 2022, pp. 496, ca. € 27,-
Pisa, anni Novanta. Ci sono i centri sociali, le feste universitarie, il laboratorio di teatro. Ci sono un gruppo di amici, gli studenti Erasmus, i djambè in piazza, nuovi amori, le sere a prender fresco in riva all’Arno, le puntate al bar. Tutto scorre tranquillo, finché un giorno appare una ragazza dall’aspetto strano, eterea, forse un po’ confusa, sicuramente interessante. C’è chi se ne innamora, chi rimane turbato dall’incontro, chi non la sopporta e non si fida di lei. Del resto, nessuno riesce a capire da dove venga, non si è sicuri nemmeno del suo nome. Dice di chiamarsi Ortensia. Dal momento del suo arrivo iniziano a capitare cose strane… Che sia colpa di Ortensia e del segreto che porta con sé? A metà strada fra la commedia e la fantascienza, questo romanzo genuino, postmoderno e (purtroppo) incompiuto fa sentire la mancanza di un autore scomparso troppo presto, tenero, divertente e astuto come pochi altri scrittori della sua generazione. Bonus: Un formidabile glossario di vernacolo pisano in appendice. (Giulia Silvestri)